martedì, novembre 21, 2006

take a bottle, drink it down, pass it around..

Anzi, lasciate perdere le bottiglie che fanno male..
ascoltate il boot di due post più sotto (Pearl Jam al bridge benefit di un mese fa), che credo abbia lo stesso effetto..
sparatevi il solo di piano di crazy mary stando in piedi a seguire le note come farebbe Eddie (me lo vedo troppo nella mia testa che si contorge su uno sgabello durante questo pezzo..) e vi assicuro che tutta la giornata (anche e soprattutto se è stata una merda) vi scivola via come le note del piano.. in quei cinque minuti vi dimenticherete del lavoro della scuola dei casini che avete nella vita.

poi tornano passati i 5 minuti, ma per un po' danno meno fastidio.. quasi ti sembrano lontani. e poi il tasto rw del lettore cd l'hanno inventato per questo..

anche il resto del concerto è splendido, ma 2 cose in particolare meritano altre parole:

Betterman acustica che è spogliata di tutto, eppure è sempre lei che se non ci stai attento neanche ti accorgi che è acustica da tanto è bella e "piena" (chi trova un altro aggettivo ha la mia stima, io li ho finiti).

Black
e non servirebbe dire altro. quanto cavolo è bella?? acustica, elettrica, con il tutto il forum che la canta a pieni polmoni o senza nessuno che segue il testo. capolavoro.
e il finale

I know someday you'll have a beautiful life, I know you'll be a star
In somebody else's sky, but why
Why, why can't it be, why can't it be mine


cantata in quel modo, con tutta la rabbia che esce dalla voce, con quel why ripetuto tre volte che ti taglia in 2, è una di quelle cose che andrebbero insegnate a scuola.
altro che il Manzoni.

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