martedì, aprile 18, 2006

Aspettando l'uscita..

4 giorni... manca poco all'uscita di "the seeger sessions" nei negozi.
Sembra che il disco sia già disponibile grazie ai più diffusi programmi di file sharing, ma tengo duro e aspetto l'uscita ufficiale. Anche se devo ammettere che la curiosità è tanta.
Il primo vero disco nuovo che ho aspettato da vero fans è stato the rising (vantaggi o svantaggi della gioventù)...
Ricordo l'attesa, l'uscita del singolo (che all'inizio nn mi aveva entusiasmato, ma che con il passare del tempo è diventato uno dei pezzi preferiti del disco), la continua ricerca in rete di informazioni...
Poi il giorno dell'uscita. Pomeriggio in un negozio di dischi "strategico", gestito da un vero springsteeniano, con un amico. Apro la porta del negozio, e mi accoglie un'esplosione di chitarre e batteria, che poi avrei scoperto essere "lonesome day".
Prendo l'edizione cartonata (un salasso, per poi scoprire che quell'edizione nn ha neanche le traduzioni come quella normale...nn che sia un patito delle traduzioni, ma per 40 euro...).
Torno a casa e lo ascolto una, due, dieci volte, in cuffia per coglierne appieno ogni sfumatura;al contrario di tanti fans, lo ritengo ancora oggi un grandissimo disco. sarà che ci sono particolarmente affezionato proprio perchè mi sono goduto l'attesa della sua uscita.

E adesso mi sto godendo l'attesa di questo nuovo lavoro.. i commenti che ho sentito sono vari, ma come al solito non mi interessano un gran che. Non vedo l'ora di scartare il cd, metterlo nel lettore, accendere l'amplificatore e schiacciare play...

Per ora accontentiamoci di quanto Bruce dice del disco:

Volevo il suono di un po’ di persone che si incontrano per suonare. Dopo qualche telefonata, ci siamo sistemati uno vicino all’altro nel salotto di casa mia (i fiati in corridoio). Fino ad allora non avevamo mai suonato insieme manco una nota.
Questa è una registrazione dal vivo, tutta ripresa in tre sessioni di una giornata (’97, ’05 e ’06) e senza prove. Tutti gli arrangiamenti hanno preso forma mentre li suonavamo, potete sentirmi urlare i nomi dei ragazzi e degli strumenti mentre suoniamo. Questo approccio trascina l’ascoltatore lungo tutta l’esecuzione: si può sentire la musica non solo mentre viene suonata, ma anche mentre viene creata. Così, alzate il volume, mettetevi le scarpe da ballo [e da canto] e divertitevi.
Noi l’abbiamo fatto. Queste sono le Seeger Sessions.

1 commento:

Anonimo ha detto...

forza che ormai ci siamo!!!!