mercoledì, ottobre 10, 2007

Pensieri sparsi su magic

Premessa: questo disco è esattemente quello che volevo. di pifferi, violini e tromboni ne avevo francamente piene le palle.
Se mi avessero chiesto prima della pubblicazione on line del singolo "radio nowhere" cosa volevo dal nuovo disco di Springsteen forse avrei risposto "voglio mille chitarre e una batteria che picchia".

Si vede che nonostante tutto, pure Bruce la pensa come me.

Non stavo cercando un capolavoro. Ce li ho già, pronti, quando ne ho bisogno.
Sono consapevole che Bruce oggi non può fare un disco capolavoro. I capolavori, quelli che entrano diritti nella storia, si fanno quando hai fame di successo, le bollette da pagare.. si fanno quando hai bisogno di farli. sempre tu abbia un talento pazzesco, sia chiaro..

Cercavo un bel disco, con un bel suono, fresco, magari con qualcosa di nuovo..

Al primo ascolto di radio nowhere ho capito che Bruce mi aveva gabbato un'altra volta e mi aveva fatto proprio il disco che volevo.

Fine della premessa. doverosa, perchè un disco lo si valuta in base al momento che vivi quando lo ascolti.
Ora i pensieri sparsi:

Radio Nowhere è il singolo perfetto.. 3 minuti secchi, due schitarrate e via di batteria che picchia duro. c'è qualcuno di vivo à fuori? Come dire.. io son qui, ho un po' di cose da dirvi.. c'è qualcuno che vuole ascoltarmi? c'è qualcuno che vuole fare qualcosa o ci stiamo qui a guardare in faccia?
Perfetto per aprire il disco, ancora di più per aprire i concerti (anche se l'attacco con night a philly credo non sia cosa malvagia...)

Livin' in the future è geniale.. cantato quasi rappato su un pezzo che sembra ricordare l'allegria di sherry darling.. peccato che la musica ricalchi l'ironia del testo, che in un'ulteriore contraddizione dice "nn preoccuparti, viviamo nel futuro, e questo non è ancora successo".
più amare le strofe, che sul finale secondo me sono splendide per come sono cantate.

your own worst enemy e you'll be coming down sono ancora in fase di analisi.. per ora non decollano (e probabilmente neanche bruce è tanto convinto visto che non le canta mai)..

Gipsy biker è molto bella..

Girls in the summer clothes è abbastanza inutile, ma dal vivo mi piace molto..

Adesso inizia il lato b, o almeno così è se siete abbastanza rintronati e come me e avete comprato anche il vinile (nonostante il vs piatto non funzioni più molto bene) di magic.
Se come me lo avete fatto pur avendo 40 euro sul conto corrente preoccupatevi.

A prescindere dal vs stato di salute mentale, il lato b di questo disco è qualcosa di incredibile. da qualche parte ho scritto che il miglior lato b dai tempi di darkness. credo di esserne anche convinto.

I'll work for your love è uno dei pezzi più criptici non solo del disco, ma forse di tutta la discografia ufficiale. quello che è certa è la speranza che ne traspare. la stessa speranza che arriverà poco dopo con long walk home.

In mezzo però ci stanno Magic e Last to die. e qui di speranza ce n'è davvero poca...
La prima è musicalmente "semplicemente splendida", molto elegante, sussurrata..
La seconda potrebbe essere uno scarto dei periodo d'oro di the river.. pezzo pieno potente, che si chiede chi sarà "l'ultimo a morire per un errore".
Non è certo bruce il primo a chiederselo (Yes, 'n' how many deaths will it take till he knows /
That too many people have died?)..
però in tutto quel disastro (qualcuno ci ha visto l'uragano katrina, ma non credo, purtroppo, serva contestualizzare) c'è spazio per l'individualità di una persona
"and I hold here in my heart / as things fall apart"
Last to die è stata a lungo la mia preferita..

Poi ci si sono messe di mezzo long walk home e devil's arcade.
Long walk home è - per me - una darkness vista con gli occhi di un uomo che è cresciuto.. non basta "be there on time and I'll pay the cost". il ritorno a casa è un viaggio lungo. La ns vita ci scorrerà davanti e alcune cose ci sembreranno così lontane e diverse (2 strofa).
Ma la nostra "home" è lì.. alla fine di questo cammino. A me piace vedere questo pezzo come una cosa molto personale, al di fuori della solita interpretazione politica (possibile ovviamente, anzi probabile visto il contesto).
Mi piace pensare che quella persona a cui si rivolge il pezzo all'inizio possa essere un rapporto finito. un rapporto importante, con cui si era costruita una complicità e un'armonia che in inglese viene perfettamente descritta dalla parola "home".
Mi piace vederla così.. se sbaglio amen.

Devil's arcade è probabilmente la perla del disco. qualche dibattito sull'interpretazione, in particolare di alcuni versi.
mi trovo d'accordo con un post letto su loose-ends, che legge il pezzo come il racconto del salvataggio di un soldato in fin di vita.
La vita che piano piano se ne va, tra i ricordi di guerra..

A voice says "Don't worry, I'm here"
Just whisper the word 'tomorrow' in my ear
A house on a quiet street, a home for the brave
The glorious kingdom of the sun on your face
Rising from a long night as dark as the grave
On a thin chain of next moments
And something like faith
On a morning to order, a breakfast to make
A bed draped in sunshine, a body that waits
For the touch of your fingers
The end of a day

sono forse tra i versi più belli scritti da Bruce negli ultimi 20 anni.. dopo le immagini di guerra le immagini della quotidianità... la voglia di tornare a casa. la voglia di un domani.
e poi il battito del cuore nelle ultime frasi, cantato e scandito dalla batteria. un battito che "slow burning away" e una batteria che si ferma improvvisamente, senza preavviso, quasi a raccontarci la fine di questa storia.

Quando parlavo di miglior lato b dei tempi di nebraska non consideravo terry's song, perchè è un pezzo aggiunto all'ultimo e non fa parte a tutti gli effetti del disco.
Qui c'è poco da dire.. è un capolavoro..
Il pezzo è di una semplicità straordinaria. e come spesso succede nella semplicità viene fuori tutta la bravura di bruce nel tirare fuori qualcosa di speciale...
Credo una lacrima scenda a chiunque ascolti questo pezzo, sapendo di cosa parla..

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