giovedì, giugno 28, 2007

Ricordo di 4 anni fa..

riporto qui il post scritto su loose-ends qualche ora fa...


una giornata fantastica.. un estate incredibile per me che forse sono cresciuto più in quei 3 mesi che nel resto della mia vita..

e quel concerto è stato uno dei momenti più belli.. con lo striscione portato a spalla per i 200 scalini del meazza..

l'arrivo allo stadio alle 10 della mattina.. "Manu, ma il k-way lascialo in macchina, non vedi che non c'è una nuvola in cielo?"

Le note di follow that dream del soundcheck.. la corsa verso il ns posto.. l'attesa a parlare con tutti quelli vicini, le invidie a sentire chi era lì 18 anni prima..

la sera che arriva.. l'emozione che sale. enorme. il ricordo di Firenze non si è ancora spento, eppure sembra di essere alla propria prima volta. c'è nel'aria qualcosa di magico.. nn si può spiegare.. c'è e basta.

poi l'intro..
CIAO MILANO! e 70mila persone rispondono..
the promised land.. e via con tutto il fiato nei polmoni a cantare..
darkness arriva quando la sera è oramai calata e la luce se n'è andata (e non potrebbe essere altrimenti..) 70mila lucine delle pagine gialle fanno da sfondo a quel pezzo meraviglioso..

Tonight I'll be on that hill ... gridato con tutto il cuore.. con tutta la voglia di cambiare che avevo dentro in quei gg..

the river.. lacrime.. non riesco neanche a cantare.. e la pioggia che inizia a scendere non è abbastanza per lavarle via. è tutta colpa di questa fottuta canzone se io sono qui.. se non l'avesse mai scritta chissà dove sarei..

waitin', who'll stop the rain.. una persona sana di mente non spererebbe nella pioggia in un concerto all'aperto.. uno springsteeniano si, "così ci fa who'll stop the rain!!"
io ovviamento non sto fra i sani di mente..

poi growin'up.. che da allora per me vuol dire tantissimo.. bruce parla. dice due stronzate che fanno avere un orgasmo collettivo ai 70mila di cui sopra. poi dice una cosa.. "siamo cresciuti insieme".. al momento, ancora in preda all'orgasmo collettivo non ci penso.. ma bruce.. quella è la cosa più vera che potessi dire.

dopo le lacrime, gli orgasmi collettivi, un diluvio d'altri tempi lui continua a suonare.. la magia oramai è fatta. tutti aspettiamo follow that dream che arriva a diluvio quasi terminato.. anche lì pelle d'oca così.. un po' per la canzone un po' perchè se sei completamente zuppo e smetti di saltare senti un bel freddo..

poi la cosa procede in modo abbastanza standard.. c'è btr che è btr e non serve dire altro.. bobby jean con tutte le braccia che si muovono seguendo la chitarra di bruce..

il finale.. dancin e rosalita a ballare senza più pensare a nulla.. con il mondo fuori dallo stadio lontano anni luce..

si esce.. fa un freddo becco, ma ho un sorriso ebete stampato sulla faccia.. lo stesso che ho adesso mentro scrivo sto sproloquio che nessuno finirà di leggere..

grazie bruce.. quello che hai regalato a me va oltre un semplice concerto.. e tu neanche lo sai. o magari lo hai sentito, in mezzo alle urla dei 70mila, o durante i concerti gli anni dopo.. magari lo hai sentito il mio grazie.. chissà.. sperare non costa nulla.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Mi hai fatto venire i brividi a ripensare a quella giornata per me cominciata alle 8 davanti ai cancelli, alla speranza di accaparrarsi il braccialetto per il pit, alla pioggia, ai brividi sotto pelle ad ogni singolo intro. Mi ha fatto sorridere leggere che gli springsteeniani sperano nella pioggia per sentire who'll stop the rain: io ero lì sotto che la richiedevo! :D
Di quella serata non dimenticherò mai l'essere salita sulle gradinate mentre la massa defluiva dallo stadio e l'essermi seduta lì a fissare negli occhi e nella mente quel che era appena accaduto!
E che freddo all'uscita; il tragitto dallo stadio a casa non finiva mai!!! Ma il cuore e l'anima erano talmente rigonfi di gioia che non si camminava, si volava... :)