Di emozioni scaturite da una canzoni ho parlato spesso in queste pagine, ma oggi vorrei scrivere qualcosa di diverso.. nn c'entra una mazza, e questo è il bello di un blog.. si può scrivere quello che passa per la testa senza preoccuparsene troppo..
Ieri accendo la tv per controllare il risultato del gran premio, e vedo che la paris roubaix è alla conclusione, così mi godo gli ultimi 10 km e la vittoria di o'grady.
vittoria bellissima.
prima di tutto perchè la roubaix è la roubaix e ha un fascino che pochissime altre corse hanno.. perchè correre in quelle strade, che nel 2007 forse anche un mulo si rifiuterebbe di affrontare, deve avere un sapore magico.
poi perchè devi avere due palle quadrate per partire alla mattina a fare 270 km, su un tracciato durissimo, con la consapevolezza che quasi sicuramente non vincerai, anzi, che dovrai fare una fatica bestia per aiutare il tuo capitano, per tenerlo coperto dal vento, per aiutarlo a prendersi gli onori..
poi mi immagino che ti trovi lì davanti ad aspettare il via libera della squadra.. perchè il capitano nn ce la fa.. le macumbe hanno funzionato, finalmente libero!
e allora via, puoi andare a vincere se vuoi, ovviamente da solo, perchè sei tu il gregario, e chi vuoi che ti porti la borraccia? le gambe fanno male ma nn importa.. le braccia non le senti più.. ti rimane solo il cuore.. e lì per fortuna i crampi non arrivano.
il sogno è lì, sempre più vicino.. ci sono addirittura i cartelli che ti dicono quanto manca al tuo sogno, fosse così anche nella vita reale sarebbe bellissimo.
poi il traguardo.. le mani in alto, non per festeggiare, ma per lasciare quel maledetto manubrio che ti portava sulle braccia tutte le buche del pavè.. le lacrime.
E la premiazione.. una gara normale ti darebbero una coppa, una maglia.. lì no.
un pezzo di pavè.. uno di quei pezzi che ti ha spaccato le gambe e le braccia per 270 km. nel caso la gioia ti avesse fatto dimenticare il dolore..